Amelia Kurakami

1° classe, 11° sezione

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    da casa mia?

    Status
    FOR: 20; N-B
    VEL: 20; N-B
    INT: 20; N-B
    RIF: 59 (51+8); S-C
    RES: 20; N-B
    ANI: 93 (89+2+2); A-D
    MEN: +3, Positiva

    DATI
    Nome: Amelia
    Cognome: Murakami
    Sesso: Femmina
    Soprannome: Queen of Swords
    Età: 16 anni
    Data di nascita: 25/01
    Segno: Capricorno
    Interessi: Tutta la sua vita gira intorno agli sport, specialmente quelli di combattimento mediante armi bianche.
    Mentalità: Plus
    Classe: 1° classe sezione 11
    Club: Interesse verso il club di kendo.
    Occupazione: Occupata a rigar dritto.
    Prestavolto: "Shiki Misaki" di The World Ends with You

    EXP: 8.
    Numero di poteri: 1.
    Abilità passive
    Abilità: +2 punti Animo.
    DESCRIZIONE
    Capelli rossicci, un fisico snello e allenato, costantemente in tuta quando può e qualche livido presente da qualche parte. Questo è il modo cui si presenta Amelia davanti alle persone, una itala-giapponese da parte di madre che cerca di stare a proprio agio.
    Impresa un po' difficile visto che risulta essere sempre tesa, pronta a scattare per scappare o affrontare il pericolo.
    Sorride un sacco e cerca di essere utile con tutti, ma se non gradisce essere toccata, soprattutto dai maschi. Si rischia un brutto pugno sui denti o sul naso e non è piacevole.
    Gli piace parlare del più e del meno, magari davanti a una tazza di tè caldo e biscotti, soprattutto con quelli fatti da Luigi.
    Adora anche mangiare e di solito tutta l'attività fisica che fa gli da una buona scusa per mangiare come un maiale che non vede cibo da un paio di giorni.
    Questa è Amelia, una ragazza con una notevole energia spirituale e che non vi conviene farla arrabbiare.
    AMELIA MURAKAMI
    Ho sempre ammirato la regina Elisabetta. Non quella che non muore mai, intendo la prima.
    Quella Elisabetta che viene ricordata come grande regina dell'Inghilterra; che tenne testa alla Spagna per fare un esempio. Insomma, parlo della Regina Vergine.
    Ecco, l'ho sempre ammirata. È riuscita a tenere per le palle gli uomini più potenti dell'epoca, creando addirittura una moda che la facesse sembrare più imponente di quello che era realmente.
    Quando ero piccola la nonna Elisabetta mi raccontava le sue storie prima del pisolino pomeridiano.
    Un po' le romanzava, ma erano belle.
    Concludeva sempre con: “forza little queen, sii una buona Elisabetta”, e io ci credevo.
    Quando potevo mi sono sempre definita una regina. Quando i miei genitori capirono il gioco iniziarono anche loro a chiamarmi così e io ero contenta. “La piccola regina zampetta in giro!”; “La piccola regina gradisce altri piselli?” e cose così.
    Little queen... Alcuni, tutt'ora, mi definiscono una piccola regina delle armi. Dicono che ho un talento naturale nel brandire qualunque arma bianca: spada, scimitarra, mazza chiodata, bastone... Automaticamente so le basi e l'istinto mi guida.
    Parata, colpo, parata, colpo, parata, parata, parata, colpo e colpo.
    Ma se mi togli l'arma dalle mani, ecco che divento inoffensiva come una bambina di tre anni.
    Ok, la devo smettere.
    È veramente assurdo.
    Anzi, sono veramente assurde le cose che ti passano in testa in questi momenti.
    Little queen... little queen... little queen...
    Ohe. Chissà che direbbe nonna Elisabetta vedendomi in questo stato...
    “Sii Tudor e non Bathory...” oppure “ Non cadere nella fossa di Maria la sanguinaria”. Magari anche il sempreverde “God save the queen”.
    God save the little queen... God save the little queen... God save the little queen...
    No. Non direbbe niente. Ma nemmeno io riesco a dire qualcosa.
    Tutte le donne che lo hanno subito hanno sempre raccontato che durante l'atto si sentivano inermi, senza forze, come se fossero dei gusci vuoti, senza volontà... annullate, come se potesse farle soffrire di meno.
    Non ci credevo, mi pareva impossibile una cosa del genere.
    Invece eccomi qui, inerme, senza forze, ridotta a una bambola con la forza di volontà annullata mentre quella feccia umana fa i suoi porci comodi con il mio corpo.
    Vorrei urlare ma non riesco. Vorrei dimenarmi ma non riesco. Voglio tirargli un pugno, mordergli il collo, fargli sentire tutta la rabbia... che non provo. Solo paura misto straniamento, con la sensazione di cadere dentro un vortice oscuro che ti annullerebbe una volta risucchiato.
    Non sento niente.
    Non sento niente...
    Non
    Sento
    Niente.
    Non...
    Sento...
    Niente...
    Non...
    Sento...

    Non...



    I..
    I.. am...
    I.. am... the queen...
    I am the queen...
    I am the queen... I am the queen... I am the queen...
    I am the queen. I am the queen. I am the queen.
    I AM THE QUEEN. I AM THE QUEEN. I AM THE QUEEN.
    I. AM. THE. QUEEN.
    Sento queste parole scaldarmi il cuore.
    I. AM. THE. QUEEN.
    Non posso lasciare che quello stronzo vinca su di me.
    I. AM. THE. QUEEN.
    Chi cazzo è lui per permettersi di stuprare una ragazzina delle superiori?
    I. AM. THE. QUEEN.
    Non posso permettere che una feccia del genere ne esca pulito.
    I.
    Io sono la regina.
    AM.
    Sono Amelia Murakami, la regina di spade.
    THE.
    “queen.”
    Si. Sono io.
    “I am the queen. I am the queen. I am the queen.”
    Il vortice smette di risucchiarmi. Nella mia mente le parole che continuo a pronunciare diventano roventi, si imprimono a fuoco nella mia psiche.
    “I am the queen.”
    Ricevo una boccata d'aria come se fossi stata in apnea per tutto questo tempo... e il mio corpo agisce da solo.
    Uno strattone mi divincolo dalla presa del lurido, troppo stupefatto da questa esplosione di spirito per agire.
    Sento i miei muscolo scattanti, il corpo farsi di nuovo vivo, mio. Ma soprattutto sento la mia collera che finalmente trova lo sbocco e mi pervade da dentro.
    “I AM THE QUEEN!”
    Succede tutto in pochi istanti.
    Il mio busto ruota. Gli occhi guizzanti disegnano la traiettoria che una ipotetica arma potrebbe percorrere, le mie mani seguono a ruota...
    “Rinvengo” quando il primo fiotto mi colpisce il volto. Subito dopo il secondo. Poi un terzo, un quarto e un quinto, sempre più veloce.
    L'odore ferroso del sangue mi invade le narici e qualche goccia calda scivola fino alle mie labbra.
    Sto respirando affannosamente.
    Ho ancora le mutande e i pantaloni della tuta abbassati fino alle caviglie, ma non me ne frega niente.
    Stretta in mano, una spada bianca mai vista prima.
    Il verme, invece, cade a terra. Pure lui ha i pantaloni e intimo alle caviglie, con l'organo ancora... “vispo”.
    La testa invece rotola ai miei piedi. Sul volto, la stessa espressione sorpresa di prima.

    ***

    La polizia arrivò poco dopo. Qualcuno, allertato dalle mie urla, le ha chiamate temendo il peggio.
    Mi trovarono in un angolo a singhiozzare, sporca di sangue fino al midollo, ancora mezza nuda
    La lama che ho brandito era misteriosamente scomparsa, volatilizzata dalle mie mani.
    Mi misero un telo attorno alle spalle e mi portarono in ospedale.
    Mi ricordo che i medici furono gentili e mi ascoltarono mentre raccontavo, tra un singhiozzo e l'altro, quello che mi aveva fatto. Di come quell'essere mi prese alla sprovvista mentre tornavo a casa dopo le lezioni al dojo e di come questa spada mi comparve in mano all'improvviso.
    Mi ascoltarono in silenzio, fecero una visita ginecologica, qualche medicazione e mi tennero lì la notte mentre avvisarono i miei dei fatti.
    Pensai, ingenuamente, di aver finito con quel lurido.
    Un lurido che si rivelò essere il cugino del capo della polizia di Tokyo.
    La mattina dopo mi trovai i poliziotti in camera che mi portarono dritto in carcere minorile in attesa del processo.
    Non ebbi tempo di vedere i miei genitori.
    Venni trattata come se fossi la peggior feccia criminale e che stessi provando a scappare in un altro stato, magari in Uruguay.
    Dopo dieci giorni di carcere, finalmente vi fu la prima udienza.
    Ci arrivai distrutta fisicamente, ma con l'energia spirituale a mille. Non mi ha distrutto lo stupro, non mi distruggeranno spiritualmente tre, quattro, dieci o venti bullette con la cresta troppo alta che avevano bisogno di essere rieducate.
    Durante queste udienze (sì, furono più di una), venne fuori che il capo della polizia non poteva permettersi di avere una mela marcia in famiglia, indi accuso me di aver ucciso suo cugino intenzionalmente, arrivando anche a corrompere le persone.
    Fu un duro colpo quando vidi un dottore, mai visto prima, spacciarsi per quello che mi aveva visitato quella notte dichiarando che il mio organo non presentava tracce di alcun abuso sessuale.
    Mi ricordo che mia madre iniziò a singhiozzare veramente forte in quel momento, con mio padre che si alzò per contestare quello che stava dicendo il medico.
    L'ultima udienza fu poco tempo fa.
    Il giudice entrò e senza tanti preamboli disse la sentenza.
    Libertà vigilata per un anno con allontanamento dalla famiglia dentro a una casa protetta, in attesa di ulteriori indagini. Ulteriori indagini che sarebbero state fatte dagli agenti di una città vicina ma senza legami per evitare conflitti di interessi.
    Mister Capo ci rimase malissimo. Già pregustava quel momento in cui avrebbe sbattuto la porta della mia cella e buttato via la chiave.
    Fu una mia impressione molto probabilmente, ma forse il giudice era riuscito a leggere le carte del poliziotto e ha cercato di darmi la pena più leggera possibile, buttando dentro anche un'ulteriore protezione, allontanandomi dalla città.
    Non gli chiesi alcuna conferma ovviamente, non volevo farmi veder parlare con lui, chissà che casino che avrebbe tirato su lo stronzo.
    In quattro e quattr'otto feci la mia valigia e partii. Mi avrebbe ospitato un tale Luigi Lombardi, un italiano che fa lo chef in un ristorante nella città in cui abita. Tutti i giorni coprifuoco alle nove di sera e obbligo di frequentare le lezioni ad un liceo che ha accettato di ospitarmi.
    La scuola in questione si chiama Hakoniwa e sembra essere molto rinomata per le eccellenze che sforna.
    Speriamo che non sia troppo dura.
    BACKGROUND
    Abilità: Will Power: Amelia è in possesso di una forza spirituale superiore alla norma, capace di assorbire colpi che farebbe piegare le persone normali. Questa abilità passiva (+ 2 in Animo) permette al pg di impegnarsi e di non gettare la spugna in momenti cruciali con grande facilità. Inoltre, una volta per giornata può potenziare la propria forza spirituale al grido di "I am the Queen" anche se la lascia sfinita dopo l'utilizzo. Questo effetto comporta, in game, l'upgrade di due ranghi temporanei (1 turno) in Animo. In poche parole, anche se mi hai tagliato un braccio, io stringo i denti e continuo a menarti. Del dolore, che continuo a sentire, me ne preoccuperò dopo.

    -Senza nome- (anormalità magica: evocomanzia)
    Amelia è capace di materializzare una spada bianca come il latte. Questa si adatta perfettamente alla mano della protagonista e sembra che la sua durezza sia collegata in maniera proporzionale alla forza spirituale della protagonista. Più è alta la forza, più la spada è resistente agli urti e alle incrinature. Inversamente, più è in preda ai dubbi e incertezze, più la spada diventerà fragile.
    Ogni buona notizia, colpo o esplosione di forza spirituale aumenta la sua forza spirituale. Inversamente, ogni colpo mancato o parato, brutta notizia o sopraffazione atta da chiunque (persone, situazione o altro) rendono la spada fragile.
    La spada può essere fatta sparire in qualunque momento e fatta ricomparire, aggiustata, nell'istante successivo.
    L'arma per essere evocata ha bisogno di una carta joker mentre non ha alcun bisogno di carte per farla sparire.
    [Forza spirituale 100%= infrangibile; 50%= spada normale; 20%= quasi si spezza ad ogni colpo; 0%= la spada non è evocabile]

    -Senza nome
    Raffica di colpi fatti per destabilizzare e colpire il nemico con forza. Sfianca chi la utilizza e per tutto il turno successivo può solo parare o usare la carta joker.
    Costo: 4 cariche.

    POTERI

    Coded by ¬SasoRi


    [spoiler_tag]Elenco modifiche[/spoiler_tag] 22/12/20: Aggiunta dei punti exp della creazione, cambio dell'abilità con aggiornamento delle statistiche.


    Edited by VII: Crazy Chariot - 22/12/2020, 21:06
     
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