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.CITAZIONEAkemi - Enma - Haiiro - TatsuyaEra da molto che il locale non si impegnava per organizzare qualche evento interessante, anzi credo che questo sia il primo da quando sono qui che valga la pena di raccontare. Sto regolando il microfono mentre il professor Junichiro irrompe sul palco per assicurarsi che tutto stia andando nel verso giusto. Lo rassicuro, sa che di me si può fidare e che il nostro locale è in grado di fare praticamente tutto. Non l'ho mai detto, ma lui è diventato un cliente fisso e conosce praticamente tutti lì. Ovviamente ha già spinto per una proiezione pubblica di tutto Bura ☆ Kura, ma abbiamo dovuto negargliela. Non si tratta solo di diritti d'autore di dover ottenere i diritti per trasmetterlo, ma più che altro di adeguatezza dello show al locale. Io lo avrei anche trasmesso, ma la presidente mi ha gentilmente chiesto di stare dalla sua parte e boicottare la cosa.
Uno spettacolo musicale in un palco allestito nel grande giardino davanti al locale, però, è estremamente interessante. Chissà chi è questa studentessa per la quale ci ha chiesto di fare tutto questo. Quel vecchio otaku...ho paura ad immaginare cosa possa star tramando quel matto. Forse, ogni tanto, sento che la sorella non ha poi tutti i torti. No, non è vero, non lo sento, conosco troppo bene la sua situazione per potermi coalizzare contro di lui.
Il palco è pronto, il problema è che durante lo spettacolo sarà difficile garantire il servizio se togliamo le cameriere dal loro ruolo e le mettiamo a fare i tecnici. Spero tanto di trovare qualcuno disposto ad aiutarmi a rendere indimenticabile questo concerto di debutto: creare una idol con la storia legata al nostro locale non sarebbe una cattiva cosa. Mi vengono in mente un sacco di progetti, ma mi dilungherei inutilmente.
Torno nel locale in attesa di capire il da farsi, in oltre mi è stato detto di attendere lì la nostra cantante. Se chiederà di me spero solo che lo faccia usando il nome di Tatsuya, o Kamishiro, o Claradei, mi andrebbe bene anche “Demone del Maid” o “colui che ha l'”ufficio” con le virgolette”, mi basta solo che non chieda di Figure boy.
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Enma & Fuuta
Maid cafè: solo al nominarlo molti ragazzi... restano impassibili, in fondo e per fortuna non ci sono molti pervertiti in giro, ma senza necessariamente far parte di questa categoria di individui credo di essere fra quelli che sbavano al solo citarlo.
Fuuta condivide, quasi ignara, questa passione con me, anche se in maniera leggermente diversa: a lei piacerebbe tantissimo vestirle e poi sfoggiarle per semplice gusto personale; io invece mi limito ad osservarle, non credo di poter risultare proprio una bellezza con una di quelle outfit... ma in realtà forse... ehm...
Lasciando da parte quei discorsi crossdresser, non mi sembra decisamente il caso, ho parlato del Maid per un motivo: era da un po' che la mia sorellina mi parlava di un ragazzo, conosciuto durante un lavoretto per un club, che le aveva promesso di farle provare una divisa da maid proprio in quel cafè e avevo deciso di accompagnarla lì. Anche io ero molto curioso di vederla con una di quelle addosso.
Ehi Enma, grazie di accompagnarmi fin lì. Così oltre a darmi un parere sul vestito potrei anche presentarti Tatsuya: è molto simpatico e gentile, di sicuro ti piacerà. -le sue parole lasciavano trasparire impazienza ed un certo entusiasmo, sarà mica che...?
Misi entrambe le mani dietro la nuca a reggere la testa mantenendo un'espressione ed un portamento rilassati e risposi - Nessun problema! In fondo non faccio niente di che, e poi il Maid cafè è un locale che mi attira già di suo quindi ci vado più che volentieri con te.
Eheh anche tu non riesci a resistere al fascino delle divise da maid, eh Enma-kun? -aveva messo su quella faccia da furbetta che usa sempre quadno vuole stuzzicarmi e si era avvicinata apposta a me per farmi arrossire.
Distolsi lo sguardo e guardai altrove.
Ma cosa dici? No è per via... dei dolci! Sisi esatti è per i dolci, una volta mi ci hanno portato due amici ed ho assaggiato qualcosa di buonissimo! Ahah. -E poi da quando usi il titolo onorifico!?
Sì sì come no!
No beh anche per conoscere questo ragazzo di cui mi hai parlato tanto ovviamente, eh già.
Sì sì credo anche a questo. Ma... sbaglio o nel giardino di fronte c'è una soecie di palco?
Ci fermammo un attimo ad osservarlo, pareva proprio un palcoscenico da esibizione, probabilmente qualcuno doveva cantare o altro. Magari per un evento. Forse... una bella Maid dalla voce soave e dolce quanto solo loro sanno essere!
Scambiammo un'occhiata di intesa e ci dirigemmo verso il palco. Non era grandissimo ma c'era tutto il necessario per un'esibizione canora: impianto audio, microfono, luci, palco sopraelevato e un'area dedicata al pubblico. C'era tutto, ma era in evidente stato di allestimento e sembrava esserci un solo ragazzo ad occuparsi di tutto.
Ci avvicinammo per chiedere informazioni sull'evento.
Ehi ciao! Scusa se ti disturbo mentre lavori, ma non sapevo ci sarebbe stato un evento del genere qui al Maid cafè, mi chiedevo se avresti potuto darmi qualche informazione in più. Sempre che non ti sia di intralcio.
La mia umile ed educata domanda venne venne interrotta bruscamente dal delicato intervento di Fuuta - Ma... ma quello è Tatsuya! Ehi! Ciao Tatsuya! Ti ricordi di me? Sono Fuuta, quella volta del club di agricoltura!
Classico.Legenda:
Narrato, Parlato, Pensato, Parlato altrui, Parlato FuutaStatus Mentale: Sano
Equipaggiamento: //6 :Action Point
Sano :Status Fisico. -
.Non c'è molto bisogno di spiegare, per chi lo conosce anche solo marginalmente, perché Haiiro si stesse recando al Maid Caffè. In effetti la sua ragione non era diversa da quella di molti avventurieri del locale: andava al Maid Caffè appunto per bersi un caffè. Solo che, a differenza della maggior parte delle persone, ci andava anche più volte al giorno, ogni giorno, e beveva più di un caffè alla volta. E no, non era una scusa per vedersi le giovani cameriere vestite da maid, quanto più un bisogno fisiologico: la necessità di assumere caffeina per non addormentarsi in piedi con nefaste conseguenze.
Quel giorno però, raggiunto il Maid, ebbe la relativa sorpresa di vedere un piccolo palco montato nel cortile del locale. La cosa in realtà non gli suscitava particolare curiosità: per uno come lui che faceva difficoltà già a occuparsi del quotidiano, ogni cambiamento non richiesto poteva diventare un fastidio, quindi preferiva ignorarlo sul nascere. Però, mentre più si avvicinava al Maid, gli passò per la mente che un evento speciale poteva anche comportare delle offerte speciali. Ad esempio uno sconto del 10% su tutte le consumazioni, oppure un'offerta prendi 3 e paghi due sul caffè.
“C'è anche la possibilità contraria che, visto l'evento, aumentino i prezzi o facciano pagare un bigliotto in più. Ma in quel caso posso sempre andarmene e passare dopo...”
Certo, era un rischio... doveva dissipare ogni dubbio prima di prendere iniziative che avrebbero potuto alleggerire il suo portafoglio. Quindi perché non chiedere a chi, di sicuro, era ben informato di tutti gli affari interni del Maid? Guarda caso la persona a cui stava pensando, Tatsuya, era proprio lì fuori, impegnato a parlare con due ragazzi, un maschio e una femmina.
Non sapeva di cosa stessero parlando, ma non credeva fosse un problema se li avesse interrotti per fare una semplice domanda.
«Ciao Tatsuya, vedo che avete montato un palco... sai dirmi se c'è qualche iniziativa collegata, tipo un'offerta 3x2 sul caffè o simili... E non si paga un biglietto sullo spettacolo, vero?»
Appena lo disse provò la spiacevole sensazione di starsi comportando da tirchio. Non era la prima volta che capitava e, come le volte scorse, si limitò a ignorare la sensazione, anche se gli rimaneva come in gola un certo retrogusto amaro. Ma sapeva che un bel caffè avrebbe coperto qualsiasi altro retrogusto. E poi ora che stava insieme a Kasumi usciva molto più spesso e spendeva anche di più. Perché nessuno l'aveva avvertito che passare da amici a fidanzati avrebbe comportato un simile aumento della spesa? Maledette sit-com e anime romantici che tacevano sempre su quegli aspetti fondamentali!
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.Bene, il professore è qui e sembra che sia stato lui stesso ad intercettare la nostra idol debuttante. Probabilmente è meglio così, almeno può gestire direttamente lui la situazione, io non avrei saputo cosa dirle oltre a “Junichirou ti sta aspettando qui”. In effetti gli avrei fatto da segretario, cosa che avrei odiato con tutto me stesso. Non sono un segretario, io, non ne sono capace e non sono adatto a farlo. È difficile. Ed io mi dimentico le cose. Mi butterebbero fuori già al primo giorno.
Vediamo un po', con la mia amata One Heart dovrei essere in grado di sentire il loro discorso – ma che dico dovrei, lo sono – e quindi terrorizzare a distanza il prof nel caso dovesse iniziare a comportarsi male. Passiamo a lui. Allora, la ragazza sembra fidarsi di lui.
«Se mi dice che cosa cantare, possiamo fare qualche prova!»
Gli dice. In effetti non ha tutti i torti, anzi una ragazza con un abito tanto carino non può che avere ragione. Come dite? Sono troppo distante per vederla bene? Evidentemente non mi conoscete abbastanza bene. Probabilmente ora inizierò a confondermi, fare il narratore per conto d'altri quando sono io stesso al centro degli eventi non è mai troppo semplice, ma farò lo sforzo di mantenere una certa logicità all'interno dei miei discorsi e dei pensieri. Per farla breve, non mi ridurrò ad incomprensibili flussi di coscienza nei quali non si capisce che cosa stia dicendo ed a proposito di cosa. Visto che il mio potere me lo permette, le parole di Junichirou avranno un colore differente, in modo da farle risaltare. Materializzare le parole nella mente e colorate...certo che me ne vengono in mente di stranezze.
Il professore riserva un grande sorriso per la sua studentessa preferita, è felice di vederla così in forma e desiderosa di far bene. Vediamo cosa le risponde.
Non puoi cantare ora delle canzoni, non senza un pubblico adeguato e caldo, sarebbe uno spreco. Per il sound check faremo sentire la tua meravigliosa voce a tutti i presenti. Prova a toccare il loro animo, attirali a te. Come Idol devi essere capace di concentrare l'attenzione su di te. Quando avrai tutti gli occhi su di te li avrai automaticamente conquistati ed allora potrai dire tutto quello che ti pare. Anche cose come questa.
Eccolo, il mio professore, che prende il microfono, lo accende, e testa l'impianto con la sua personalissima versione di voce moe dice...ve lo dico tra poco.
Perché, come dicevo, anche io sono nel bel mezzo della storia. Infatti mentre monitoravo il tutto ho sentito qualcuno cercare di attirare l'attenzione.
« Sei il benvenuto, altro che disturbo. Come posso aiutarti. »
Pronuncio questa frase mentre mi giro e mi rendo conto di chi ho davanti. Un ragazzo con una ragazza...no, con Fuuta! Che sarebbe una ragazza.
« Ma... ma quello è Tatsuya! Ehi! Ciao Tatsuya! Ti ricordi di me? Sono Fuuta, quella volta del club di agricoltura! »
Come al solito sprizza allegria da tutti i pori. È proprio una cara ragazza.
« Ma si che mi ricordo di te. Come potrei mai dimenticarti con tutto l'aiuto che mi hai dato? »
Vorrei aggiungere “come potrei dimenticarmi di una ragazza così carina?”, ma preferisco evitare di essere così diretto. Come evito anche di dirle “E dammi un bacio!” in tono amichevole, ovviamente, perché qui queste cose sembrano avere un peso un po' troppo elevato. Mi sa che l'unica che mi capisce è Medaka. Immagino che qualche volta dovremmo rifarlo, magari se metto la richiesta nella scatola....no! Ma che vado a pensare?
Ma ecco che mentre mi assalgono pensieri un po' particolari, che vedono protagonista una bella Medaka in costume da coniglietta – e chissà perché proprio questo costume specifico –, compare un'altra faccia nota: Haiiro.
«Ciao Tatsuya, vedo che avete montato un palco... sai dirmi se c'è qualche iniziativa collegata, tipo un'offerta 3x2 sul caffè o simili... E non si paga un biglietto sullo spettacolo, vero?»
Strano, mi chiede del caffè. Peccato non aver fatto davvero un'offerta del genere, sarebbe stato inter...no, aspetta, chi prende 3 caffè tutti insieme? Un gruppo di 3 persone, è così logico.
Vorrei rispondere, ma dagli altoparlanti arriva un suono molesto: la voce di Junichirou.
Nico nico niii
Come avrete intuito, questo è il proseguo del discorso che Junichirou stava facendo con....come ha detto che si chiama? Akemi? Qualcosa del genere. Potrei cercare tutte le informazioni nelle loro menti, ma sarebbe poco appropriato. Ma Junichirou non ha ancora finito di parlare e, tenendo ancora il microfono acceso davanti a se, facendo sentire la sua voce attraverso le casse, continua.
Proprio così. Sta a te, vai e conquista i loro cuori con la tua voce.
Il brutto è che Junichirou ci crede! Fa una posa plastica mentre le tende il microfono, con l'indice sinistro che punta verso un ipotetico orizzonte dello spazio infinito, o un orizzonte degli eventi, qualcosa di grosso visto che ha una faccia estremamente convinta di quel che sta facendo. Crede davvero così tanto in quella ragazza?
Io, d'altro canto – no, non canto anche io – scuoto la testa mostrando una certa rassegnazione per quelli che sono i suoi modi.
« Purtroppo non abbiamo avuto il tempo di fare iniziative del genere, allestire il palco e preparare tutto ci ha portato via molte energie mentali e praticamente ogni secondo che avevamo. Ma comunque il concerto è gratuito. Oggi farà il suo debutto una nuova Idol, sempre se il prof non distrugge tutto prima. »
Poi mi fermo un attimo a guardarmi intorno, o meglio guardo Fuuta ed il ragazzo con lei, e mi rendo conto che mi sto dimenticando le buone maniere.
« Giusto. Lui è Haiiro. Haiiro, ti presento Fuuta e.... il suo ragazzo? »
Azzardo dato che non voglio indagare nelle loro menti.. -
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.Enma & Fuuta
Nico nico niii
Una voce provenì dalle casse, e sembrava provenire da una coppia sul palcoscenico: una idol ed un altro uomo (questo però aveva un che di "già visto"...) ma era così femminile che lì per lì ho pensato fosse stata la ragazza... invece il moan è stato emesso da quel tipo...
Oh buon Dio...
Anche Fuuta sembrava piuttosto sorpresa di sentire un uomo dire qualcosa che solo una Idol avrebbe potuto dire... dette da loro quelle parole insensate sarebbero sembrate dolci e moe, ma da lui di sicuro erano inquietanti...
Ora che ci penso Fuuta sembrava aver già conosciuto Tatsuya da qualche parte, ma non ebbe nemmeno il tempo di rispondere che arrivò un tizio piuttosto particolare: era molto minuto, gracilino e con due occhiaie da far paura. Sembrava non dormire da parecchio tempo, anche lui conosceva Tatsuya (deve essere un tipo piuttosto popolare questo qui) e chiese se ci fosse un'offerta in corso per i caffè. 3 al prezzo di 1? Riesce davvero a berne così tanti? Nah, saranno di sicuro per altre persone, anche se spiegherebbe di fatto le occhiaie...
Giusto. Lui è Haiiro. Haiiro, ti presento Fuuta e.... il suo ragazzo?
Il suo ragazzo?!
Il suo ragazzo?! Nono ti sbagli, sono solo suo fratello!
Il mio ragazzo?! Nono ti sbagli, è solo mio fratello!
Il coretto lasciava intendere la nostra sorpresa e intesa, ma dopotutto per chi non ci conosceva era normale pensarlo visto l'attaccamento quasi morboso (anche se a prima vista poteva non sembrare nemmeno poi così esagerato) che c'era fra noi. Credo si sia capito che sonoun giovane onesto ed aitante ancora libero sulla piazzaancora single.
Ci fu giusto un attimo di silenzio imbarazzante prima che lei prendesse parola.
Ahahah! C-come dicevamo... siamo solo fratelli, in realtà nemmeno di sangue ma è un'altra storia. -si chinò leggermente per salutare e forzò anche me, anche se lo avrei fatto benissimo da solo- Piacere di conoscerti Haiiro! Come ormai sai io sono Fuuta e questo è Enma!
È un piacere anche per me Haiiro e Tatsuya.
Ci rialzammo solo per poi lanciarci due occhiate di intesa e ridere insieme. Ma c'erano altri lì con noi, quindi dovevamo tornare all'ordine del giorno. Lo so, posso sembrare noioso in questi casi, ma li avevo appena conosciuti e non volevo si facessero un'idea sbagliata di me fin da subito (per quello bastava aspettare la mia solita sfortuna...).
Sbaglio o-
Quando mi farai provare la divisa da maid, Tatsuya?
Ecco: quando sfodera quel suo sorriso così dolce non posso nemmeno arrabbiarmi con lei perchè mi ha interrotto, quindi avrei la mia domanda dopo che Tatsuya avesse risposto alla sua, sperando che nessuno si fosse accorto della mia gaffe...
Sbaglio o state preparando il palco per un concerto? Però non sembrate in molti... avete bisogno di una mano?
Buon giorno a tutti! Il mio nome è Akemi Yuzuriha dalla classe 2 - 3… Oggi sono qui per portare un po' di sollievo nei vostri animi se avete avuto una brutta giornata e renderla migliore se è iniziata nel modo giusto! Allora, avete voglia di cantare qualcosa assieme a me?
Mi avvicinai a Fuuta per chiederle se la conoscesse, di pop idol sembrava intendersene parecchio, ma doveva essere una passione recente.
Di' tu quella la conosci per caso? -ma nemmeno il tempo di accoegermene che era già sul palco, di fianco all'idol a urlare:
IO IO IO IO IOOOO!!! Ciao sono Koumori Fuuta, della classe 1 - 8, pronta a cantare qualsiasi canzone insieme a te al tuo servizio! È un vero piacere conoscerti! -si mise persino in saluto militare, ma nel suo tentativo così goffo di sembrare sera era buffissima e non potevo trattenere la mia risatina divertita.Legenda:
Narrato, Parlato, Pensato, Parlato altrui, Parlato FuutaStatus Mentale: Sano
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.Come era facilmente prevedibile, non c'era nessuna offerta speciale, ma neppure un extra da pagare. Tutto sommato a Haiiro andava bene così. Intanto dalla parte del palco un professore stava provando a...cantare? Imitare una idol?
Per un terribile attimo Haiiro pensò che fosse lui il protagonista di quell'evento, ma per fortuna il professore passò il testimone, o meglio il microfono, a una ragazza. Haiiro ne fu rincuorato e spostò di nuovo l'attenzione ai due fidanzat... no, fratelli, a quanto pareva dalle loro istantanee rettifiche sovrapposte. Di certo avevano una buona quanto involontaria sintonia.
«Ahahah! C-come dicevamo... siamo solo fratelli, in realtà nemmeno di sangue ma è un'altra storia. Piacere di conoscerti Haiiro! Come ormai sai io sono Fuuta e questo è Enma!»
Precisò la sorella, seguita poi nelle presentazione dal fratello.
«È un piacere anche per me Haiiro e Tatsuya.»
Imitandoli, anche Haiiro si esibì in un leggero inchino.
«Piacere, Fuuta ed Enma..» Gettò un'altra occhiata ai due, che ora ridevano, fissandoli incuriosito coi suoi occhi cerchiati dal sonno. «Così siete fratelli, ma non di sangue... Che coincidenza curiosa.»
La “coincidenza curiosa” – anche se Haiiro, obnubilato dal suo persistente sonno, neanche pensò di spiegarlo ai due – si riferiva al fatto che anche lui aveva, per così dire, un fratello e una sorella non di sangue. Ma lui non si era mai abituato a chiamarli così. Col senno di poi era una fortuna visto che, nel caso di Kasumi almeno, avrebbe potuto procurare più di qualche imbarazzo.
Ascoltò in silenzio, con attenzione discontinua, i due che facevano le loro domande a Tatsuya. Sembrava che, se tutto fosse andato bene, presto il Maid caffè avrebbe ampliato di nuovo il suo personale, almeno a giudicare dall'entusiasmo di Fuuta. Di certo quella era una dote che non le mancava, considerando come in un attimo si fosse precipitata sopra il palco accanto all'idol e, dopo essersi presentata, si fosse messa in posa militare. A quella vista, Enma si mise a ridere e anche Haiiro fece un sorriso storto. Il suo sorriso era storto non perché fosse stato fatto malvolentieri, ma perché era così che gli uscivano spesso i sorrisi, anche quando era realmente divertito come in quel caso.
«Tua sorella è proprio simpatica. Deve essere stancante averci a che fare... cioè, volevo dire divertente.»
Nei fatti, pensava entrambe le cose, ma avrebbe voluto dire solo la seconda. Ancora una volta il sonno ci aveva messo il suo zampino, facendolo confondere.
Beh... pazienza. Ormai è fatta.. -
.Allora, andiamo con ordine ma ricordiamo che molte di queste azioni avvengono se non contemporaneamente, quasi. Anzitutto c'è il piccolo malinteso con Fuuta ed Enma, ovvero suo fratello e non il fidanzato, come avevo ipotizzato. Ma non sono fratelli di sangue, eh? Qui gatta ci cova. Che strano modo di dire. Insomma, non credo che abbiano mai visto un gatto covare un uovo, e se non un uovo cosa potrebbe aver covato un gatto? Rancore? Ma ora non siamo qui a fare una lezione di etologia, ci sono cose molto più interessanti. Tipo la reazione dei due fratelli, le occhiate di intesa e le risatine complici. Diamine, anche noi siamo così? Intendo io con Bianca, io con Cheria ed anche io con Sophie. Sempre io, sono un dannato protagonista di tresche amorose a sfondo incestuoso. Mi odio per questo. È vero che si dice che in un vero harem deve esserci anche la sorellina, ma io qui ho esagerato. No, aspetta, ma quale dannato harem? Devo smetterla di farmi condizionare da quei quattro bischeracci che mi hanno affibbiato l'appellativo di Harem Master, roba che mi fa quasi rimpiangere il caro vecchio Demone del Maid.
Comunque so cosa sentono questi due, non posso che avere un moto di simpatia nei loro confronti, forse anche con un pizzico di invidia: loro non sono fratelli di sangue, per me invece è la mia stessa gemella. Acquisita, si, ma sempre gemella. E credo che l'espressione “gemella acquisita” sia una mia prerogativa.
«Buon giorno a tutti! Il mio nome è Akemi Yuzuriha dalla classe 2 - 3… Oggi sono qui per portare un po' di sollievo nei vostri animi se avete avuto una brutta giornata e renderla migliore se è iniziata nel modo giusto! Allora, avete voglia di cantare qualcosa assieme a me?»
Cosa..? Cos'è questa voce meravigliosa? È timida ed impacciata, un po' inesperta, è spontanea e genuina. È...è perfetta! Ti tocca davvero al cuore. Quel maledetto di un Junichirou ha vinto ancora e questa volta ha scovato una personalità del genere. Dannato professore matto. Ho le lacrime agli occhi. E sento che per lui è lo stesso, il professore si è emozionato fino alle lacrime solo sentendo quella voce e la posa moe ha dato il colpo di grazia. Akemi cerca un segno di approvazione, credo che già quelle lacrime di emozione possano fornirla una risposta accurata. Junichirou si asciuga gli occhi svelando uno sguardo di puro orgoglio.
« Si. È proprio questo che intendevo. Lo sapevo, hai il talento per giocare con le tue regole ed essere una grande Idol. Perché una Idol non è solo una ragazza che canta, ma è un'icona, un simbolo di graziosità e di speranza per tutti. Una Idol è il conforto nelle giornate difficili e la certezza che ci sarà sempre qualcuno accanto a te. Non canterai canzoni, diffonderai sogni. »
E se ha detto qualcosa del genere un tipo simile, allora c'è da crederci. Può sembrare mezzo matto, un tipo molto strano e dal quale sarebbe preferibile tenersi alla larga, ma quando si tratta di queste cose lui non scherza mai.
« Ehm...e tu chi saresti? »
Tu chi? Qualcuno è salito sul palco e....
« Fuuta? »
Ma quando è arrivata lì? Stavamo parlando di divise da Maid, le stavo per dire che, nonostante la giornata particolare, gliele avrei fatte provare anche in quello stesso momento, ed ecco che ora è balzata sul palco.
« Una mano ci servirebbe davvero. Oltre a me ci sono solo due ragazze ad occuparsi del palco e non riusciamo a tenere tutto sotto controllo. Se le cose avesse funzionato, non credo che Fuuta sarebbe riuscita a salire sul palco. Non che mi dispiaccia, e non sembra dispiacere nemmeno al pubblico. »
In effetti il pubblico, che già era andato in visibilio, per quanto ancora numericamente scarso, alla fine delle parole di Akemi ed aveva iniziato ad inneggiare a quanto è carina, oltre a chiedere alcuni brani particolari come “Rock over Japan” e “The Everlasting, si era caricato ancora di più alla comparsa di una nuova ragazza tanto carina. Forse l'evento sta iniziando a sfuggire dalle mani di Junichirou.
« Ma non hai l'abito adatto! Per salire sul palco ti serve un vestito adatto. »
Quindi l'obiezione di Junichirou riguarda solo il vestito. Tipico. Si va in scena?
« Scusatemi ragazzi, ora assisterete ad un numero di magia. »
Dico a bassa voce ad Enma ed Haiiro, rigorosamente in ordine alfabetico. Cosa sto per fare? Esattamente una magia: con una illusione “spengo il Sole”. Si, rendo tutto buio e quando lo riaccendo tutti possono vedermi sul palco, nella mia solita posa. Il pubblico mi riconosce e la reazione è immediata. “Il demone”, iniziano a rumoreggiare gli spettatori di sesso maschile. “Kyaa! Il demone!”, strillano le ragazze che hanno iniziato a radunarsi appena hanno sentito voci sulla mia presenza, ovvero il rumoreggiare precedente. Un elegante inchino per salutare la platea, quindi torno a dedicarmi agli altri sul palco.
« Prof, se si tratta del costume, ho pronta una bella divisa da cameriera. Guarda bene la sua altezza, pensa alle misure della divisa. È un'opzione praticabile. »
La faccia del prof si illumina
« Una idol cameriera che accompagna la idol principale. È pura avanguardia! »
« Vero? »
« Tutto però dipende da Akemi-chan. Questo è il suo grande debutto e sta a lei scegliere. ». -
.Akemi Yuzuriha
Abnormal Positive ☼ Studentessa ☼ 16 anni
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« Si. È proprio questo che intendevo. Lo sapevo, hai il talento per giocare con le tue regole ed essere una grande Idol. Perché una Idol non è solo una ragazza che canta, ma è un'icona, un simbolo di graziosità e di speranza per tutti. Una Idol è il conforto nelle giornate difficili e la certezza che ci sarà sempre qualcuno accanto a te. Non canterai canzoni, diffonderai sogni. »
Ok, mi sa tanto che il professore di Akemi ci credeva un po' troppo, la ragazza infatti sospirò quando l'uomo finì il suo struggente discorso su quanto fosse stata brava la sua allieva. Doveva ammettere che certe volte era un tantinello fuori di testa, ma ormai aveva imparato a convivere con questa cosa. L'attenzione di Akemi poi fu portata su una ragazza molto graziosa dalle forme piuttosto procaci, gli occhi e i capelli viola. Si presentò con il nome di Fuuta Koumori della classe 1-8 ed era pronta a cantare assieme alla nostra protagonista dai capelli blu. Non era proprio quello che Akemi aveva in mente ma andava bene lo stesso, infondo erano solo prove e non ci sarebbe stato nulla di male se pure quella ragazza avesse partecipato alle prove di canto.
«Piacere mio Fuuta-chan!» dice lei educata e con gentilezza, infondo era la sua Senpai e doveva mostrarsi educata con quelli più piccoli ed essere un buon esempio.
« Ma non hai l'abito adatto! Per salire sul palco ti serve un vestito adatto. »
Vero, il professore aveva ragione, non poteva certo ballare e cantare con abiti normali, anche se dovevano solo cantare una canzone assieme per una prova non era il vero spettacolo.
« Prof, se si tratta del costume, ho pronta una bella divisa da cameriera. Guarda bene la sua altezza, pensa alle misure della divisa. È un'opzione praticabile. »
« Una idol cameriera che accompagna la idol principale. È pura avanguardia! »
« Vero? »
« Tutto però dipende da Akemi-chan. Questo è il suo grande debutto e sta a lei scegliere. »
«Dunque personalmente…» inizia lei gentilmente «Penso che non avrebbe senso che indossi un abito da cameriera, se deve cantare con me credo che Fuuta-chan debba avere un abito come il mio di colore diverso magari. Tuttavia se preferisci l'abito da maid io non avrò nulla in contrario!» conclude con un sorriso.
Dopo che le ragazze furono pronte si poteva iniziare a cantare, la canzone scelta era una melodia molto dolce e romantica, Akemi adorava questa canzone e sperava potesse piacere pure a Fuuta.Singing and Dancing and Loving you
It's playing a BalalaikaS
C
H
E
D
AL
O
O
K. -
.Enma&Fuuta
Tua sorella è proprio simpatica. Deve essere stancante averci a che fare... cioè, volevo dire divertente. -rapida arrivò la risposta di Haiiro.
Gli mollai un'occhiata storta, non tanto perchè mi aveva infastidito quello che aveva detto (anche perchè non era così: stare con Fuuta poteva essere entrambe le cose in fondo), ma perché sembrava pentirsi leggermente per quello che aveva detto lui stesso, quasi come non avesse pensato prima di parlare e l'avesse rimpianto dopo. Sarà stato il sonno? Probabile visto com'era ridotto...
Non ti nascondo che è davvero estenuante starle dietro a volte, non capisco dove la trovi tutta quell'energia. Ma proprio per questa sua imprevedibilità e spensieratezza è simpaticissima, e fra tutte le mie sfortune di sicuro lei è la migliore che potessi desiderare! Proprio non riesco a resisterle.
Rispondergli mi aveva fatto tornare in mente vari momenti felici passati con lei, e forse il mio sguardo perso lo lasciò trapelare per qualche istante, ma non avvertivo nostalgia, alla fine lei non cambia mai e rimane la solita dolce pazza sorellina che il fato ha voluto concedermi. Non so se questo abbia voluto prendersi gioco di me, ma di sicuro farò di tutto perchè ciò non succeda e non me la tolga per niente al mondo.
Nonostante avesse preso la domanda di solo incitamento dell'idol fin troppo letteralmente quel "manager" (eppure so di averlo già visto...) sembrava piuttosto accondiscendente, sopratutto dopo le parole di Tatsuya che... aaaaaargh! Sono diventato cieco?! No, poco prima aveva avvertito me ed Haiiro del trucco imminente, ma poteva aggiungere qualche dettaglio! Un conto è distrarre tutti con una nuvola di fumo per poi comparire al centro dello stadio, da vero esibizionista come solo un mago può essere, ma tutt'altra cosa è spegnere la luce al mondo solo per fare quanto elencato sopra! Anche se... l'effetto scenico è stato spettacolare.
In ogni caso Tatsuya propose a Juunichirou una coppia improvvisata idol-maid, ancora inedita nel mondo del pop nipponico ma che proprio per questo avrebbe potuto stuzzicare il piacere del pubblico (o per lo meno il loro).
Una combinazione di una pop idol ed una maid? Di sicuro io sono favorevole! Tu che ne pensi Haiiro?
Che fortunata Fuuta, non capita spesso di avere il privilegio di poter salire sul palco con una cantante così carina, e ancora meno veder realizzato il proprio sogno di farlo in veste da cameriera!
Ma intanto che aspettavo la risposta del compagno Akemi rispondeva al gruppo sul palco.
Dunque personalmente… Penso che non avrebbe senso che indossi un abito da cameriera, se deve cantare con me credo che Fuuta-chan debba avere un abito come il mio di colore diverso magari. Tuttavia se preferisci l'abito da maid io non avrò nulla in contrario!
Eheh, so già cosa decid- Come il tuo! Come il tuo!!
Ma... Ma Fuu-chan, e il costume da maid?! Non era il tuo preferito? -le urlai tentando di amplificare la mia voce con le mani agli angoli della bocca.
Ero davvero sorpreso dalla sua scelta: sembrava non avere occhi che per quello fino a qualche ora fa!
Beh sì, io adoro quel costume, ma di sicuro avrò altre occasioni per indossarne uno... ma quando mi ricapiterà di provare un vestito come il suo ufficialmente e per di più su un vero palco!?
Incredibile, per una volta aveva pensato seriamente a ciò che voleva e non aveva agito di impulso accecata dall'istinto... ma forse proprio la sua voglia sfrenata di divertirsi indossando un'uniforme inusuale intonando dolci canzoni con una vera idol l'aveva diretta verso quella decisione? Chissà.
Ecco una cosa che non mi aspettavo da lei... e brava Fuuta!
Una volta che ebbe indossato quella bellissima uniforme viola (intonata ai suoi capelli, occhi e personalità spumeggiante, nonchè suo colore preferito) e letto lo spartito si sentì pronta per coordinarsi con la compagna in note soavi e parole così dolci e così sincronizzate da apparire quasi come una coppia che canta insieme da parecchio tempo.
Ma sono spettacolari! Non ho parole... non pensavo che la mia sorellina fosse così brava a cantare, mentre Akemi dimostra di saperci davvero fare e di meritare il titolo da idol alla perfezione... Ora capisco i veri piaceri che la musica e le cantanti possono trasmettere!
Ero diretto ad Haiiro, ma stavo tenendo chiusi gli occhi per concentrarmi di più sulla melodia, per cui se anche avesse pensato che stessi parlando da solo e non avesse voluto rispondermi non mi sarebbe importato più di tanto. In quel momento volevo solo godermi la piacevole brezza sul volto mentre quell'armonia di suoni mi penetrava il cuore.
Magico... spero davvero che la mia sfortuna non si intrometta proprio in questo momento di paradiso!Legenda:
Narrato, Parlato, Pensato, Parlato altrui, Parlato FuutaStatus Mentale: Sano
Equipaggiamento: //6 :Action Point
Sano :Status Fisico. -
.«Vuoi davvero bene a tua sorella – disse Haiiro a Enma senza nessun accenno ironico – il vostro sembra proprio un bel rapporto...»
Sentiva uno strano sentimento dentro di sé mentre pronunciava quelle parole. Con sorpresa si trovò a chiedersi se non fosse invidia. Lui aveva abbandonato la sua famiglia, e con essa il suo fratello biologico, e pur accolto da Hiroshi e Kasumi non era riuscito a instaurare con loro un rapporto fraterno. Non che gli dispiacesse il legame che lo univa ai due, anzi, anche potendo non l'avrebbe cambiato. Eppure non poteva farsi a meno di chiedersi, con curiosità e una punta di rammarico, come sarebbero state le cose se...
Accolse con sollievo il “gioco di prestigio” che Tatsuya usò per presentarsi sul palco. Grazie a esso poté distogliere la sua mente da quelle sue dolciamare riflessioni.
«Toh, è andato via il sole...» Disse in tono noncurante. Non era sorpreso più di tanto, sapeva quanto Tatsuya fosse bravo in simili effetti scenici.
Mentre gli altri stavano discutendo, Haiiro richiamò una cameriera con un gesto e le chiese di portargli un caffè. Era ancora in piedi, ma non importava.
Una volta che Fuuta si fu cambiata, e il caffè di Haiiro servito, il concerto poté iniziare. Accanto a lui, Enma era commosso dal concerto, mentre Haiiro... Haiiro proprio no, non ce la faceva. Era una bella canzone, orecchiabile e tutto, ma non sentiva affatto il suo animo toccato o cose simili. Piuttosto che ad ascoltare la canzone, si scoprì a fissare le loro movenze sul palco e quei loro vestiti così diversi dal solito e appariscenti...
«Per essere brave, sono brave.» Si limitò a rispondere Haiiro a Enma, sempre tenendo gli occhi sulle due neo-idol.
“Forse è colpa mia se non mi emoziono... magari invece di guardarle dovrei fare come Enma e concentrarmi sulla canzone.”
Imitando il ragazzo provò a chiudere gli occhi per concentrarsi sulla melodia... peccato che in meno di un secondo la sua mente stava divagando, trasportata in un set cinematografico in cui sfilavano suoi conoscenti, personaggi famosi e perfetti sconosciuti. Per fortuna riuscì a scuotersi prima di cadere in un sonno più pesante e a tornare in sé.
“Ok, lasciamo perdere... ritorniamo a osservarle.”Made with chibimaker
. -
.L'obiezione di Akemi è sensata, una Maid potrebbe sembrare fuori luogo e magari sarà meglio risparmiare l'idea per una serata a tema maid del Maid Caffè. Un gruppo idol interno potrebbe essere un toccasana per le nostre finanze che, ricordiamocelo sempre, stanno solo ora iniziando a riprendersi da un periodaccio ed abbiamo un gran bisogno di aumentare i nostri fondi per poter poi fare investimenti in grande stile e diventare il miglior locale in tutto il globo, sia sulla terra che in mare. Voglio che anche Ariel venga al nostro locale per assaggiare la trota marinata. Anche se non facciamo la trota marinata. Io ed il prof ci guardiamo, non abbiamo nulla da obiettare a questa osservazione, non possiamo fare altro che immaginarci Fuuta con entrambi i vestiti ed aspettare che lei si esprima in proposito, ma conoscendo la sua immensa voglia di provare un abito da maid...
« Come il tuo! Come il tuo!! »
Mi sento arrivare un pugno allo stomaco, poi un gancio al mente, poi un calcio di punta allo stinco ed uno all'osso sacro. Il vestito non mi dispiace, anzi diciamo che lo preferisco per l'occasione – ed anche perché i costumi da Maid sono belli in altro contesto – ma la risposta di Fuuta mi ha colto davvero di sorpresa.
« Bene! Allora cambiati che si va in scena. Su, su, indossa il vestito! »
È il mio turno di muovermi sfruttando gli angoli ciechi per arrivare alle spalle del prof, afferrarlo alla vita, sollevarlo usando nel modo corretto le mie conoscenze superiori sui punti dove applicare le forze e quindi chiudendo una meravigliosa German Suplex.
« Nel camerino, prof! Non si cambierà certo qui. »
Finalmente sono pronte e possono iniziare a cantare, a diffondere parole portate dalla musica attraverso il vento, una propagazione resa possibile alla nostra atmosfera che supera in bellezza le fonti della nostra stessa vita. Che voci celestiali, che espressività, non ho davvero parole per descrivere la meraviglia di ciò che sto sentendo, non posso credere che nella nostra scuola si trovassero dei tali talenti.
« Prof...è incredibile. »
« Sono magnifiche »
« Come sapevi che ci sarebbero riuscite? »
« Su Akemi non ho mai avuto dubbi. Lei è il mio miglior studente. Ha delle qualità uniche e se imparerà ad usarle al massimo, seguendo le sue regole, sarà la migliore »
« E Fuuta? »
« Lei era una scommessa improvvisata. Ed hanno vinto. »
« Hai vinto. »
« Io non ho fatto nulla. Sono loro le stelle su questo palco e ad una stella non puoi insegnare come si brilla. »
« Ma brillano perché sono stelle. »
« Puoi solo indicarle, mostrarle alla gente. »
« E ciò che vedranno sarà la bellezza che è sempre stata lì. »
« E che non erano ancora stati capaci di notare. »
« Perché a tutti piace il bello, tutti lo desiderano. »
« Ma in pochi sono capaci di riconoscerlo da soli. »
« Ed è questa la tua vittoria. »
« Forse. Ma ora mi importa solo di sentirle cantare. »
L'intera conversazione avviene tra le nostre lacrime, ci siamo emozionati perché abbiamo assistito alla scoperta di due stelle.. -
.Akemi Yuzuriha
Abnormal Positive ☼ Studentessa ☼ 16 anni
Don't Copy @Code by Kaname111#Richiedilo qua
Cantare era proprio divertente, era ancora più bello però farlo quando si era in compagnia. Cantare con Fuuta poi era bello, solo che Akemi avrebbe voluto avere al suo fianco l'amica Vivian, lei infondeva tanta sicurezza nella giovane dai capelli blu notte, tra l'altro era una delle poche persone assieme al suo professore che sopportava i suoi lunghi e tediosi discorsi sulla scienza ed il suo club.
Rimase un po' allibita nel vedere quello che sembrava un comico scambio di opinioni tra Tetsuya ed il professor Junichiro, insomma erano solo prove non vi era mica bisogno di essere così... Come dire... Commossi...
Non c'erano troppe persone poi nella sala del maid café e sicuramente non erano li solo per vedere una giovane liceale e una sua amica canticchiare qualcosa. Si sapeva che il maid café o meglio il club del maid era famoso per le sue maid, sapeva che ci lavorava una delle ragazze più popolari della Hakoniwa, Ayane Aishiro e sua sorella Miki che veniva nella sua classe. Tuttavia quest'ultima non la si vedeva spesso a scuola e probabilmente era perché di salute cagionevole.
Forse.
Tuttavia in quegli attimi Akemi percepii qualcosa, qualcosa che la mise sulla guardinga, come... Un brutto, bruttissimo presentimento.
«ZAKENNA!!!!…»
Un grido fastidioso e un fragore assordante seguito da un potente terremoto. Akemi riconobbe subito la voce di quella creatura immonda.
«Oh no! Maledizione!…»
Era Zakenna, questa volta aveva preso la forma di un abito multicolore, pronto ad arrecare danni e a prendersela con Akemi come al solito.
"Diamine... Vivian dov'è?"
Mentre formulava questi pensieri Zakenna era passato all'attacco ed oltre ad aver scaraventato delle persone già dai loro tavoli, decise di prendersela con Fuuta.
«ATTENTA!» prontamente l'avrebbe afferrata e portata in salvo «Va tutto bene Fuuta-Chan? Vai a nasconderti subito!…» Nonostante le sue parole erano state dette come un consiglio quello di Akemi in realtà era più un comando, se ci teneva alla pelle la ragazza avrebbe dovuto nascondersi.
«Professore, cerchi di nascondere il più persone possibile... Io... Vado...…»
Anche senza Vivian si sarebbe trasformata lo stesso, infondo era il suo potere no?
Andò a nascondersi dietro le quinte per non farsi vedere. Dopo aver pronunciato quel che era la sua formula magica, Akemi si presentò davanti a Zakenna, tuttavia chi si aveva di fronte non era Akemi Yuzuriha ma bensì Cure White la protettrice della luce. Che lavorava meglio con Cure Black ma sono dettagli.
«Io sono Cure White, la protettrice della luce. Soldato dell'esercito delle Tenebre. Tornatene subito da dove sei venuto!…»
Detto questo la ragazza passò al contrattacco, sferrò un potente calcione al l'essere che nonostante tutto attutì il colpo, infondo era fatto di un tessuto elastico e resistente. Iniziò a colpire Cure White frustandola con i nastri, lei sembrava evitare questi potenti attacchi, almeno per il momento e finché nessuno era in pericolo.Singing and Dancing and Loving you
It's playing a BalalaikaS
C
H
E
D
AL
O
O
K
[/QUOTE]. -
.Enma & Fuuta
Nonostante ci fossero poche persone ad assistere (dopotutto erano ancora le prove e Fuuta non era nemmeno prevista... quella ragazza!) entrambe stavano riscuotendo un grandissimo successo, il che era probabilmente dovuto alla presenza della vera idol... ma almeno Fuuta si stava divertendo.
Mi sorprendevo parecchio a quel pensiero: lei era felice, la musica era fantastica, Akemi anche, il tempo stupendo, ed ancora non c'erano cenni di alcun tipo di sfortuna... beh meglio no? ...no? ...
Un'altra cosa che mi lasciò piuttosto interdetto fu il tono quasi rattristato di Haiiro nel suo commento: forse aveva dei problemi proprio su quel piano? Avrei dovuto chiederglielo? Ma anche no, magari me lo ero solo immaginato. Però in fondo a conoscerlo un po' di più non ci avrei rimesso nulla, una domandina non avrebbe fatto male.
Tu invece hai-
Ma... un urlo assordante e poi un terremoto?! Il palco tremava, la gente correva dappertutto per salvarsi, io stesso persi l'equilibrio per un attimo, ma non so trattava di un vero e proprio terremoto: difatti fra la gente comparve all'improvviso un enorme abito gigante dai colori sgargianti che prese a menare colpi a destra e a manca, scaraventando via alcune persone lì presenti. Ovviamente il mio primo pensiero fu:
Fuuta!! -ma per fortuna Akemi l'aveva portata in salvo in extremis, e mentre il professore si apprestava a portare in salvo quante più persone possibili e l'idol sembrava sparita comparve dal nulla Cure white: la protettrice della luce, o qualcosa del genere; la situazione era piuttosto confusa e mentre la mahou shojou era impegnata in uno scontro mostro io corsi immediatamente dalla mia sorellina.
Fuuta!! Come stai? Non è riuscito a colpirti vero? -lei era a terra, seduta in posizione seiza, e teneva gli occhi chiusi come a meditare. Sembrava piuttosto concentrata... ma non impaurita, come invece mi aspettavo.
Fuu...ta?
Si alzò di scatto, guardava in basso e non si vedevano bene i suoi occhi, ma si percepiva una certa rabbia... difatti mise mano alla spada che porta sempre con sè (anche nell'abito da idol!?) ed alzò lo sguardo, che ormai stava letteralmente fulminando quella specie di vestito.
I vestiti... dovrebbero imparare che sono fatti per essere carini e coccolosi, e per essere indossati da ragazze altrettanto coccolose!!
Ok... ora è incazzata sul serio! Fa paura anche a me quando è in questo stato...
E così, mentre lei osservava il nemico aspettando di poter scattare per dare una mano a Cure white, io quatto quatto mi allontanai carponi da quel posto infernale quasi con le lacrime agli occhi.
Che sfigaaa!!!Legenda:
Narrato, Parlato, Pensato, Parlato altrui, Parlato FuutaStatus Mentale: Incazzata come una iena
Equipaggiamento: Katana6 :Action Point
Sano :Status Fisico.
Tra Idol, Tecnici, Demoni e MaidMultipla chiusa |
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